Sammendrag
Intraducibile è una parola-corpo che trascrive nelle sue asperità sonore e nella sua liquidità
sdrucciola la complessità di un equilibrio costantemente ricercato tra ruvidità e leggerezza.
Per questo motivo è un termine perfetto a introdurre una poesia che appare profondamente
radicata nella fluidità assoluta del contemporaneo, eppure capace di schiudersi verso una
visione solida, retrospettiva e ampia della storia.
Il verso di Arnaldi – che lavora a partire da una biografia e storia di migrazione, aspetto che
emerge con forza nei versi che si mantengono tuttavia sempre al riparo da una dimensione
puramente confessionale – affonda così le radici nella grazia discreta della tradizione ligure.
MARTA ARNALDI (Sanremo, 1985) è Extraordinary Junior Research Fellow e Lecturer in
Italian Studies presso l’Università di Oxford. Scrive sia in italiano sia in inglese. Poesie,
racconti, saggistica creativa e pezzi per il teatro sono apparsi su riviste letterarie, antologie e
sotto forma di sillogi. La sua prima raccolta poetica, Itaca (2016), ha vinto due premi
letterari internazionali, incluso il “Premio Letterario Opera Prima Elena Violani Landi”,
insignito dal Centro di Poesia Contemporanea dell’Università di Bologna. Mare storto (2022),
seconda silloge poetica, è risultata finalista al concorso letterario internazionale Jacques
Prévert 2021.
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